lunedì 10 gennaio 2011

Astronomia, a 10 anni scopre una supernova

Astronomia, a 10 anni scopre una supernova

mercoledì, 05 gennaio 2011

TORONTO - Si tratta di una bambina canadese che ha identificato un'esplosione di luci in uno spazio di stelle lontane 240 anni luce. E' la persona più giovane ad aver mai fatto una scoperta simile.

Supernova

TORONTO (CANADA) - A soli dieci anni è già una stella, proprio come quella che ha scoperto. Si tratta di un bambina canadese di 10 anni che si è imbattuta una supernova finora sconosciuta. Si chiama Kathryn Aurora Gray, è di Fredericton, in New Brunswick, e ha identificato un'esplosione di luci in uno spazio di stelle lontane 240 anni luce. "Ero così emozionata - ha dichiarato la bambina – che non ho dormito la notte prima di sapere se erano veramente nuove stelle".

LA CONFERMA. La scoperta è stata confermata subito da altri due astronomi amatoriali, l'americano Brian Tieman e il canadese Jack Newton, e poi comunicata all'Unione astronomica internazionale, che l'ha registrata sotto il nome di "supernova 2010lt". La Royal astronomical society of Canada, dal canto suo, ha confermato la scoperta lunedì, affermando che la supernova di magnitudo 17 è stata trovata nella galassia Ugc 3378, della costellazione di Camelopardalis. L'associazione canadese ha anche confermato che Kathryn è la persona più giovane ad aver mai fatto una scoperta simile.

SUPERNOVA. La supernova è una stella che esplode e rappresenta l'ultimo atto, distruttivo e spettacolare, del ciclo evolutivo di stelle di grandi dimensioni. La luce emessa in seguito all'esplosione dura qualche mese ed è paragonabile quantitativamente a quella che il Sole è in grado di emettere nell'arco di un miliardo di anni.



http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-eabf1c38-ecec-4696-8c63-cda08c886a5c.html#p1

Scoperto il più giovane buco nero mai osservato, formatosi 30 anni fa a 50 milioni di anni luce dalla Terra

Scoperto il più giovane buco nero mai osservato, formatosi 30 anni fa a 50 milioni di anni luce dalla Terra

Astronomi americani, usando il telescopio spaziael Chandra a raggi X, ha trovato le tracce del più giovane buco nero mai osservato nel nostro “quartiere” intergalattico. Il buco nero ha solo 30 anni e dà una grande opportunità di osservare questi oggetti stellari nella loro infanzia.

Il buco nero aiuterà gli scienziati a capire meglio quanto grosse vevono essere le stelle per laciare dopo il loro collasso un buco nero o una stella di neutroni, e quindi di fare una stima migliore di quanti buchi neri sono presenti nella nostra galassia e nelle altre galassie ossevabili.

L’oggetto, vecchio 30 anni, è il frutto della supernova SN 1979C, nella galassia M100 a circa 50 milioni di anni luce dalla Terra. I dati in arrivo da Chandra, dal satellite dell’ESA XMM-Newton e dall’osservatorio tedesco ROSAThanno rivelato una luminosa sorgente di raggi X che è rimasta tale dal 1995 al 2007. Questo suggerisce che l’oggetto è un buco nero che sta risucchiando il materiale residuo dell’esplosione della supernova e magari parte del materiale di una sua stella compagna.

“Se la nostra interpretazione è corretta, questo è il più vicino esempio della nascita di un buco nero mai osservata,” ha detto Daniel Patnaude del Centro Harvard-Smithsonian per l’astrofisica di Cambridge, USA che ha condotto la ricerca.

Gli scienziati persano che SN 1979C, scoperto per la prima volta da un astrofilo, si sia formato quando una stella 20 volte più grande del Sole è collassata. Molti nuovi buchi neri nell’universo sono stati scoperti con lo stesso metodo dei cosiddetti X-ray Burst, emissioni violente di raggi Xrilevabili dalla Terra a decine o centinaia di milioni di anni luce di distanza.

In questo video della NASA la ricostruzione della formazione del buco nero:

VIDEO



http://gaianews.it/scienza-e-tecnologia/spazio/scoperto-il-piu-giovane-buco-nero-mai-osservato-formatosi-30-anni-fa-a-50-milioni-di-anni-luce-dalla-terra/id=4763

Spazio, scoperto baby buco nero

TG.COM
Spazio, scoperto baby buco nero
16/11/2010
Nasa: è il più giovane mai osservato
Il buco nero più giovane e vicino mai visto è stato scoperto dal telescopio della Nasa "Chandra". Secondo quanto riferito dagli esperti dell'agenzia spaziale americana, il buco nero avrebbe soltanto 30 anni. Si tratta di un risultato eccezionale, poiché è la prima volta che l'evoluzione di un oggetto simile è stata osservata fin dalla sua "infanzia". La scoperta confermerebbe l'ipotesi secondo cui i buchi neri sono generati dall'esplosione di supernovae.


La notizia è stata diffusa con grande entusiasmo direttamente dalla Nasa nel corso di una conferenza stampa. "Se la nostra interpretazione è corretta, questo è l'esempio più vicino nel quale viene osservata la nascita di un buco nero", ha spiegato il coordinatore della ricerca, Daniel Patnaude, del Centro americano Harvard-Smithsonian per l'Astrofisica.

Stando agli esperti, la scoperta di questo "buco nero" (si tratta dei resti della supernova SN1979C esplosa 50 milioni di anni
fa), consentirà agli scienziati di comprendere più facilmente le cause delle esplosioni delle stelle e il numero dei loro resti nella nostra galassia. L'oggetto celeste è stato individuato a 50 milioni di anni luce dalla Terra nell'Ammasso della Vergine grazie al telescopio spaziale a raggi X "Chandra".

Grazie ai dati raccolti sarà possibile analizzare più approfonditamente le ipotesi formulate sulla nascita dei buchi neri e sperimentarne la reale applicazione su un caso pratico. "E' un risultato interessante, ma ancora da studiare", ha commentato Luigi Stella, del comitato scientifico dell' Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). "E' la conferma di un risultato ottenuto in molti anni: 30 anni fa è esplosa una stella in una galassia vicina alla nostra e i dati presentati oggi confermano che queste esplosioni sono il modo in cui nascono stelle neutroni e buchi neri - ha osservato -. Finora c'è stata un'evidenza molto chiara che da queste esplosioni si formano delle stelle di neutroni, ma il risultato presentato oggi sembra indicare che si sarebbe formato un buco nero".

http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo495965.shtml

Il pianeta extragalattico agonizzante racconta il nostro futuro

Il pianeta extragalattico agonizzante racconta il nostro futuro
Pubblicato da Diego in Scienze, Spazio.
Venerdì, 19 Novembre 2010.
HIP 13044 B è il nome dato a un “immigrante” della nostra glassia, la Via Lattea. La sua natura è particolarissima perché non solo è il primo caso osservato e studiato di esopianeta entrato da una a un’altra galassia, ma questo corpo celeste grande circa quanto Giove può offrirci una drammatica previsione, un’anteprima del destino della nostra amata Terra. HIP 13044 B è infatti agonizzante, ruota in modo ellittico intorno a una stella morente (HIP 13044) e presto sarà fagocitato dalla sua espansione proprio come succederà anche al nostro pianeta quando il Sole arriverà alla fine della propria vita. Nel video sopra, possiamo ammirare una rappresentazione artistica della nuova scoperta.


VIDEO

http://www.tecnocino.it/articolo/il-pianeta-extragalattico-agonizzante-racconta-il-nostro-futuro/24703/